Intervista a Valerio Manenti
INTERVISTA A
VALERIO MANENTI
L'intervista che segue è con il
supervisione della versione italiana di "Saint Seiya: Next Dimension", il
diretto seguito del manga classico di Masami Kurumada, il cui nome è Valerio Manenti.
Prima di prestare la sua "opera" sul Next Dimension, Valerio aveva curato il
progetto e la supervisione artistica della riedizione italiana dei quattro film
dei Cavalieri, editi in home-video nel 1999/2000 dall'allora Dynamic Italia, e
poi inseriti nel 2007 come seconda traccia audio nell'edizione DVD degli stessi
film da Yamato Video.
Per approfondimenti sull'argomento potete consultare la sezione su
I Film
e la
scheda doppiaggio interamente redatta da me
per il sito
Il mondo dei doppiatori.
Nell'intervista, Valerio ci
svela alcune anticipazioni sulla versione italiana del Next Dimension, in attesa
del primo volume in uscita il prossimo 14/07 per J-POP.
Ringrazio la redazione
Edizioni BD,
la quale mi ha gentilmente messo in contatto con Valerio. Infine, un particolare
ringraziamento a coloro che hanno collaborato nella stesura delle domande
oggetto dell'intervista:
MIKENE12,
Kamyu e
Orpheto.
1) Caro Valerio, ti va di
presentarti ai numerosi fan italiani di “Saint Seiya – I Cavalieri dello
Zodiaco”?
Vorrei innanzitutto ringraziare 'Sacro Leo' per l'opportunità di darvi qualche
piccola anticipazione sulla ormai imminente pubblicazione del seguito ufficiale
del manga del maestro Kurumada. Sono Valerio Manenti, lavoro da più di dieci
anni nel mondo dell'animazione giapponese e ho avuto la fortuna di occuparmi,
grazie a Marco Schiavone e a J-Pop, dell'edizione italiana di Saint Seiya - Next
Dimension in veste di supervisore e di dialoghista.
2) Conoscevi già l’opera madre prima di lavorare alla versione italiana del
Next Dimension?
Assolutamente sì. Di norma mi piace conoscere in anticipo i prodotti su cui
lavoro e, visto che nel caso di Saint Seiya la passione lavorativa viaggia in
parallelo con l'interesse personale e l'amore provato verso quest'opera sin
dalla sua prima messa in onda italiana, direi che la mia lettura del Next
Dimension ha preceduto di qualche mese la notizia che sarei stato io ad
occuparmi della localizzazione italiana.
3) Capitolo adattamento: i vari termini ‘tecnici’ (nomi, colpi e quant’altro)
saranno lasciati tutti in originale, in inglese oppure adattati in italiano?
Per quanto concerne l'adattamento, ho scelto di essere fedele il più
possibile all'opera originale di Kurumada, riuscendo così a proporre al pubblico
una versione che, a differenza delle precedenti pubblicazioni italiane su Saint
Seiya, farà assaporare ai lettori le stesse emozioni provate in Giappone nel
leggere le gesta dei paladini di Athena. L'edizione J-Pop, infatti, avrà una
particolarità: la presenza del ruby. Il ruby, in breve, non è altro che una
forzatura della lettura di alcuni kanji, differente da quella che avrebbero
normalmente, che permette di veicolare a questi un ulteriore concetto.
Solitamente è scritto con alfabeti sillabici (hiragana o katakana) sopra o
accanto ai kanji stessi. Per fare un esempio, è sufficiente prestare attenzione
al titolo dell'opera. In originale, la lettura "saint" è data dal katakana
SEINTO, scritto sopra ai tre kanji che normalmente verrebbero letti SEITOSHI
(Sacro Guerriero). Detto più semplicemente, i lettori giapponesi, pur percependo
che si sta parlando di "Sacri Guerrieri", leggeranno quei caratteri come
"Saint".
Grazie al ruby, Kurumada ha potuto "giocare" con numerosi termini tecnici
dell'opera, usando perlopiù una terminologia anglofona che è andata così a
intrecciarsi al significato dei vari kanji che compongono ogni termine.
In fase di adattamento, grazie soprattutto al supporto cartaceo (concede più
libertà di quello audiovisivo), abbiamo conservato la particolarità del ruby,
dando anche ai lettori nostrani la possibilità di leggere Saint Seiya così com'è
nato.
È probabile che il primo impatto lasci spiazzati, ma dopo un iniziale momento di
disorientamento, la lettura del ruby risulterà più immediata.
Detto ciò, è evidente che non mi è stato possibile prendere a riferimento la
versione televisiva italiana per via di incoerenze e lacune che, pur andando
bene per un prodotto televisivo di quell'epoca, ora sarebbero giustamente
additate come errori imperdonabili da chi, cresciuto coi Cavalieri dello
Zodiaco, è riuscito anche ad andare oltre il muro dell'effetto nostalgico nei
confronti della serie e ha capito il reale spessore dell'opera di Kurumada, al
pari della vera caratterizzazione dei personaggi.
Per quanto riguarda i nomi con una traslitterazione ambigua (Alone, Shion), si è
scelto di usare quella indicata da Kurumada come ufficiale.
4) Le onomatopee verranno adattate (traduzione completa o traduzione a
margine del testo giapponese ) o verranno utilizzate le “pecette”?
Grazie agli ottimi materiali forniti dalla casa editrice, è stato possibile
lavorare le singole onomatopee. Nessuna traduzione a margine, dunque. E
soprattutto nessuna pecetta. Inoltre, con un lavoro certosino dei grafici J-Pop,
tutti i baloon e le onomatopee sono stati ricreati con colori ed effetti
identici a quelli originali.
5) L’edizione doppia: la speciale “black cover” è limitata solo al primo
numero?
Sì. È una variant cover esclusiva come regalo di J-Pop ai fan del Re degli
Inferi.
6) Siccome la serializzazione è al momento irregolare, in che periodo è
prevista l'uscita del secondo volume?
Al momento non ho informazioni in merito. Per notizie di questo tipo il
consiglio è sempre quello di controllare sul
sito J-Pop
oppure di scrivere all'ufficio stampa.
7) Avendo acquistato i diritti, la J-Pop è informata in merito alla possibile
produzione di una serie animata tratta dal manga, come avvenuto di recente per
“The Lost Canvas”?
Purtroppo no.
8) Nel ringraziarti della tua disponibilità, ne approfitto per farti
un’ultima domanda: ti ritieni soddisfatto di come è stato confezionato il primo
volume?
È stato un piacere rispondere a queste domande. Direi che tutte le energie
che io, i grafici e gli editor J-Pop, abbiamo canalizzato in questa lavorazione,
sono state ampiamente ricompensate. Ma adesso l'ultimo verdetto spetta a voi. Mi
auguro che il nostro lavoro trovi il vostro riscontro. Buona lettura!
NOTE: Intervista
pubblicata il 6 luglio 2010. La copertina originale del primo volume di Next
Dimension è tratta dal sito
yesasia.com, mentre la scansione italiana proviene da
Manga Forever.
|